ANALISI DELLA ZATTERA: capitolo 881

“La stanza delle onde”

L’immagine vale più di mille parole.

Premessa: questa analisi è un po’ diversa da tutte quelle pubblicate finora sulla Zattera. Questa analisi è opinione totale del sottoscritto (e di qualche altro admin) ma, al contrario di come abbiamo sempre fatto, non è espressione condivisa delle considerazioni di tutti noi.
Mai come questa volta, il capitolo è riuscito a dividere le nostre opinioni, sia all’interno della nostra pagina, sia nella community in senso esteso.
Se vorranno, i miei compari vi faranno sapere la loro molto presto. La mia ve la espongo qui, ora.

Il capitolo 881 entra di diritto tra i peggiori dell’intera opera.
Merita tutto il nostro platonico disprezzo per una svariata serie di motivi, che proverò a riassumere in questo post e che potrebbero essere raccolti in due grandi categorie:
– Jimbe
– La non chiarezza dello scontro Luffy vs Katakuri

JIMBE
Non sono mai stato un grande estimatore di Jimbe ma, fino alla saga odierna, non ero neanche tra i suoi più fervidi detrattori.
Nonostante i ripetuti cambi di schieramento, fino a Whole Cake Isalnd, lo squalo balena non mi aveva mai suscitato particolare avversione. Faceva il suo, si preoccupava dei suoi interessi e faceva tutto ciò che poteva per salvare la pellaccia sua e della sua ciurma/gente.

Da quando ha messo piede a Whole Cake Island, però, le cose sono precipitate in modo vertiginoso. Il suo continuo immobilismo, il non combattere seriamente contro nessuno dei figli di Big Mom, il suo continuo ripetere di voler dare la vita per Luffy evitando, però, accuratamente di passare dalla teoria alla pratica, lo hanno reso un personaggio totalmente inutile.
Oda, per farlo sopravvivere, si è dovuto perfino inventare il sacrificio di un personaggio secondario come Pedro. Come detto già in una vecchia analisi, la tavola era palesemente apparecchiata affinché la morte risolutrice fosse quella di Jimbe e non quella di Pedro.

E’ inutile anche il suo (presunto) futuro ruolo tra i Mugiwara: timoniere. Non vi nascondo che, quando ho letto le parole di Jimbe che si AUTODEFINISCE un ottimo timoniere e quelle successive di Nami, che lo esalta come il migliore in quel ruolo, le mie palle sono cascate pesantemente a terra.
Non è stato chiaro anche a voi che il ruolo di timoniere è stato inventato apposta per far entrare (una parte di me ancora spera di no) Jimbe in ciurma? I Mugiwara hanno mai avuto bisogno di un timoniere o hanno mai manifestato la necessità di averne uno? NO.

La nave è stata timonata con successo da vari membri della ciurma e i Mugi sono stati in grado di uscire indenni e di seguire con successo rotte quali la Knock Up Stram, il Florian Triangle, l’immersione per Fishman Island, la Reverse Mountain. Se Oda avesse davvero avuto in mente il ruolo di timoniere di ciurma, sarebbe bastato far dire a un Mugi qualsiasi una frase che ci facesse capire l’importanza di tale ruolo e la necessità di trovare qualcuno di adeguato che lo ricoprisse.
Come se non bastasse, tutti i Mugi hanno intrapreso il loro viaggio per realizzare un sogno, che è direttamente collegato al proprio ruolo nella ciurma. Il collegamento tra fare il timoniere e il volersi sacrificare per Luffy, facendosi carico del sogno di Fisher Tiger e della principessa Otohime, onestamente mi sfugge…

Tornando al capitolo, devo dire che la scelta di Oda di far “surfare” la Sunny all’interno dell’onda è davvero bella e ben realizzata. Semplice ma geniale, in puro stile del mangaka di Kumamoto. E sarebbe stata una scena davvero meravigliosa se l’avessero compiuta insieme Nami, Chopper, Brook e Carrot, un po’ come quando Nami, senza l’aiuto di nessun “timoniere esperto”, è riuscita a guidare la nave nel volo verso Skypea, planando sulla Knock Up Stream.

 

 

Sorvoliamo sulla “piccola” forzatura che fa sì che l’”homies onda” appena creato da Big Mom e le presunte sentinelle subacquee che popolano i mari di Totland (distrutte dall’ex-ciurma di Jimbe?) non si accorgano che la Sunny non è affondata e passiamo allo scontro che si sta svolgendo nel Mirror World.

LUFFY VS KATAKURI
Domanda: c’è qualcuno che ha capito alla prima lettura, cosa è successo, per filo e per segno, durante questo scontro? Io ho dovuto rileggere più volte questa parte e mi sono dovuto confrontare ripetutamente con i miei colleghi per riuscire a capirci qualcosa.

Appena finito di leggere il capitolo, infatti, avevo parecchi dubbi, che potrebbero essere riassunti così:
– perché Luffy si porta la mano alla bocca?
– perché si allunga la bocca con le mani?
– perché continua a tenersi la bocca chiusa per diverso tempo?
– perché fa quella faccia da ebete? Per tranquillizzare i Mugi sulla Sunny?

 

 

Alla fine, dopo vari confronti, la versione finale di quello che dovrebbe essere successo è questa: Luffy scappa lontano da Katakuri per poter parlare con i suoi compagni sulla Sunny senza che i presenti all’interno del Mirror World possano scoprire che Nami e gli altri sono ancora vivi. Luffy ha nella mano destra un frammento di specchio e, quando vede che Katakuri lo sta per colpire con un calcio, porta la mano sinistra alla bocca per evitare di urlare. In questo modo, evita che i suoi compagni si preoccupino e che si facciano inavvertitamente scoprire urlando a loro volta.
Il calcio di Katakuri colpisce sia Luffy sia il pezzo di specchio, infatti si vede il “crack” della rottura del frammento in mano a Cappello di Paglia e, nella vignetta successiva, anche lo specchio in mano a Chopper si rompe.
Luffy mette i frammenti rimasti in bocca e la chiude con le mani creando quella forma allungata e infatti vediamo che perde sangue dato che i frammenti lo feriscono.
Dopo essersi divincolato dai colpi del nemico, Luffy lascia cadere dalla bocca i frammenti dello specchio per mettersi di nuovo in contatto con gli altri, per dargli l’ordine di proseguire verso Cacao Island.
Luffy (disegnato in modo identico ad Ace) assume quella espressione da ebete un po’ per tranquillizzarli mentre li saluta e per non preoccuparli sulle sue condizioni. E un po’ perché, da vero ebete, si sorprende che i frammenti funzionino ancora. XD

 

Non è normale dover riscostruire in questo modo gli eventi. Se questo processo è necessario, significa che la narrazione ha avuto seri problemi.

Analizzando nello specifico, faccio molta fatica a capire diverse scelte di Oda. Innanzitutto, perché Luffy ha “mangiato” il frammento dello specchio? Non poteva nasconderlo semplicemente tra i vestiti o chiuso nelle mani?
Perché portarsi la mano alla bocca per non urlare? Nonostante la risposta sia (quasi) ovvia, Luffy avrebbe potuto evitare di urlare e di far preoccupare i Mugi semplicemente incassando il colpo in silenzio. Oda avrebbe evitato una vignetta che ha creato non pochi problemi per l’interpretazione generale degli eventi e la lettura sarebbe stata molto più immediata e scorrevole.
Perché Oda non ci ha fatto vedere chiaramente la scena in cui i frammenti di specchio cadono dalla bocca di Luffy, facendocela solo intendere e incasinandoci in modo disastroso le idee? Mistero…

In conclusione, ribadendo il carattere estremamente personale dei concetti espressi in questa analisi, sono veramente deluso dal capitolo odierno. Non tanto per i contenuti, quanto più per la forma e il modo in cui sono stati espressi.
Dopo un paio di capitoli in risalita, oggi Oda è caduto in un baratro parecchio profondo.

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