Punti principali:
– La D è “solo” un simbolo dal doppio significato di ‘alba’ e ’sorriso’
– Lili ha ricevuto la D a seguito della sua scelta di aiutare Joy Boy e il Regno Antico con i Poneglyph
– Im e il Governo Mondiale hanno un obiettivo legato ai Poneglyph o a qualcosa che li riguarda
PREMESSA
Le parole di Cobra nel capitolo 1084 sono la base da cui partire per poi arrivare a tutto ciò che analizzerò in seguito, quindi urgeva inserire l’immagine di seguito:
Il Capitolo 1085 è uno di quei capitoli con cui Oda decide che è giunto il momento di dare quello che (secondo lui) i lettori di One Piece bramano di più: conferme e plot twist sulle macrotrama.
Vado a memoria (sempre più corta e malfunzionante, purtroppo, a causa della vecchiaia che avanza) ma credo che un capitolo di tale rivoluzionaria importanza non lo leggessimo dai tempi della rivelazione dei Road Poneglyph durante la saga di Zou.
Comunque, quello che voglio cercare di fare con questo post è mettere in fila eventi, rivelazioni e congetture collegati a questi ultimi due capitoli, che possano servire come base per ragionamenti e teorie future sulla macrotrama di One Piece.
IM È IMMORTALE ED È UNA* DEI VENTI FONDATORI
Il fatto che Cobra riconosca il nome di Im come quello di uno dei venti fondatori e il fatto che Im conosca molto bene la storia di Lili e il significato della D, per me non lascia spazio a dubbi: Im è davvero uno dei venti fondatori, resa immortale dal frutto Ope–Ope.
* Dato che per me Im è una donna, per comodità mi rivolgerò a lei al femminile
LA D NON È NIENT’ALTRO CHE UN SIMBOLO
Nonostante sia un carattere che viene ereditato in famiglia di generazione in generazione, la D non è qualcosa che lega i suoi possessori da un vincolo di sangue. Addirittura, potrebbe essere qualcosa assegnato in modo da accomunare diverse persone sotto un unico ideale, come la X sul braccio che rende Vivi una Mugiwara a tutti gli effetti.
È emblematica in tal senso la scena di Ace, Luffy e Sabo che scherzano su di essa, con Ace che dice a Sabo: “La vuoi anche tu?”, come a suggerire (giocando alla Oda) che quello è stato proprio il modo con cui si è deciso di tramandarla sin dall’inizio dei tempi.
Prendendo la D come un simbolo, ciò che rappresenta può essere trovato ruotandola di 90°, sia che lo si faccia verso destra, sia verso sinistra.
Se la ruotiamo verso sinistra, la D diventa un sole che sorge (e ritorna anche il discorso su Alba = Dawn).
Ruotandola verso destra, la D diventa un sorriso, caratteristica fondamentale che troviamo nei protagonisti principali dell’opera e nel nome della sua meta finale.
I NEFERTARI E LA D
Qui la situazione si fa intricata.
Sostanzialmente, io vedo due strade principali:
- Lili aveva la D in quanto Nefertari già prima del Secolo Buio (cosa che non mi convince);
- Lili ha ottenuto la D per le sue azioni durante e/o subito dopo la fine della guerra.
Il fatto che Lili avesse la D come Nefertari mi convince poco, perché dovremmo trovare una marea di spiegazioni su come sia possibile che l’abbiano invitata a far parte dei venti regnanti, dato che Im si riferisce agli D come nemici.
Ricordiamo che anche “Corazon” Rosinante Doflamingo dice che la “famiglia” dei D vengano considerati come “nemici“
È vero che Lili avrebbe potuto celare tale caratteristica, al fine di attuare un piano ben preciso (e fare, quindi, il doppio gioco a favore del Regno Antico) o perché davvero convinta che i 20 Regnanti fossero dalla parte giusta, salvo poi ricredersi.
Ma tutte queste spiegazioni mi convincono poco, implicano tutte un grado di incertezza elevato e ci costringono a ragionare su azioni e spionaggi che sono impossibile da decifrare.
Io, invece, sono convinto di quanto segue.
LA GUERRA DEL SECOLO BUIO
I nemici dei 20 Regnanti decidono di darsi un simbolo di riconoscimento, un vessillo sotto al quale combattere tutti insieme: la D, che rappresenta l’alba del mondo, il sole che illumina una nuova era e il sorriso che deve essere alla base di essa. E sono convinti che la D sia qualcosa di più di un semplice simbolo, qualcosa che incarni la loro volontà e i loro ideali, destinati a sopravvivere nei secoli a venire e che verrà ereditata dai loro figli e dai figli dei loro figli (confidando che tra questi, poi, ci sarà chi riuscirà a capire e usare i Poneglyph, le “armi”, la storia, e tutto il resto, per creare effettivamente la nuova era).
Al tempo della guerra, i Nefertari sono dalla parte dei 20 Regnanti. Quando la guerra è ormai agli sgoccioli e la vittoria è ormai in mano ai 20 Regnanti, gli ultimi superstiti del Regno Antico decidono di servirsi dei Kozuki per scolpire i Poneglyph, in modo che la loro memoria non vada perduta e sperando che quelle pietre e le informazioni in esse contenute, possano servire per rovesciare il futuro Governo Mondiale.
È molto probabile che le pietre furono prodotte e scolpite a Wano, ma serviva un modo rapido per disperdere le pietre nel mondo e collocarle nei punti giusti. Ed è qui che entra in scena Lili.
Lili decide di aiutare il Regno Antico, utilizza il suo potere (poi ne parleremo) e sparpaglia tutti i Poneglyph in giro per il mondo.
Riesce a collocarli nei posti giusti grazie a Joy Boy, che la istruisce su quali siano i popoli alleati del Regno Antico (Shandora, Zou, Wano, Fishman Island) e ne colloca anche uno ad Alabasta forte della nuova alleanza appena sancita.
Per questa azione, Lili ottiene la D e decide che i Nefertari non diventeranno dei Draghi Celesti.
Lili sta ovviamente correndo un grande pericolo: ha deciso di tradire i 20 Regnanti aiutando il Regno Antico e ottenendo la D, e sta per rifiutare di diventare un Drago Celeste.
Decide quindi di farsi carico da sola delle conseguenze delle sue azioni, lascia il fratello minore a regnare su Alabasta (e a proteggere il Poneglyph), e decide di cancellare ogni riferimento alla sua persona da tutti i libri di storia del regno, come se i Nefertari e Alabasta abbiano ripudiato “la traditrice dei 20 Regnanti” e abbiano deciso di rimanere fedeli ai 20 pur non diventano Draghi Celesti.
Lili sa, però, che la sua scelta e il suo nome devono essere tramandati in qualche modo, ed è per questo che lascia la lettera in cui si firma con il simbolo che rappresenta al 100% la sua volontà e i suoi ideali: Nefertari D Lili.
LA DECISIONE DI LILI E IL SUO POTERE
Abbiamo lasciato in sospeso un dettaglio, quello relativo al potere di Lili.
Qui la faccio semplice: frutto del diavolo.
Pensate a ciò che volete, dal Pad Pad di Kuma, ideale per spedire pietre in ogni angolo del globo in un istante, fino addirittura all’Ope Ope, che risvegliato e impiegando una room gigantesca, può essere in grado di spostare le pietre senza problemi (e sarebbe molto figo anche pensare che, una volta che Lili sia morta per mano di Im, questa potrebbe aver fatto ingerire il nuovo Ope Ope a qualcuno di fidato, per poi fargli utilizzare il potere dell’eterna giovinezza… ma forse sto incastrando un po’ troppe cose…)
Ma perché Im parla di “grave errore” commesso da Lili?
E perché, prendendo per buone le traduzioni lette, l’errore dovrebbe essere riferito allo sparpagliare i Poneglyph nel mondo e non c’è alcun riferimento al provare a distruggerli o a cancellarli dalla faccia della Terra? Per me c’è solo una risposta.
IM E IL GOVERNO HANNO BISOGNO DEI PONEGLYPH
I 20 vengono a conoscenza dell’esistenza dei Poneglyph, hanno tutto l’interesse a impossessarsi di quelle pietre e, anche se non hanno coscienza di cosa siano nello specifico e di cosa ci sia scritto sopra, devono aver compreso quanto siano importanti e che possano contenere informazioni importanti sulla tecnologia e le armi utilizzate dal Regno Antico durante la guerra.
Lili ha già preso la sua decisione e si propone (anche grazie al suo potere) di raccoglierli per conto dei 20 per poter attuare il suo piano.
Im parla di errore perché, probabilmente, è così che Lili ha provato a coprire il suo tradimento di fronte ai 20, convincendoli che durante l’operazione di raccolta, qualcosa sia andato storto (ovviamente non convincendoli del tutto dato che non farà mai ritorno ad Alabasta e, come vediamo, il dubbio che Lili abbia volutamente disperso i Poneglyph è ben presente nella testa di Im).
Il fatto che Im voglia che Cobra risponda alla sua domanda sul nome completo di Lili si ricollega a quanto detto in precedenza sulla D come simbolo.
Im sa che la D viene assegnata a tutti coloro che combattono contro i 20 e, per deduzione, ha sempre sospettato che Lili potesse aver ottenuto tale simbolo pur non avendo nessuna prova in mano, ma solo deduzioni. Ed è per questo che non ha resistito al presentarsi davanti a Cobra a chiedergli spiegazioni non appena ha sentito il Re di Alabasta nominare Lili.
Il discorso di Im su Lili e il suo errore è di fondamentale importanza perché ci fa intendere che i Poneglyph e lo scopo per cui sono stati creati sono qualcosa a cui anche Im è interessata. Non avrebbe senso altrimenti parlare di errore riferendosi allo “spargere” i Poneglyph, come se fosse importante averli tutti sotto controllo per poterli utilizzare in qualche modo.
Sarebbe stato molto più logico parlare di “Poneglyph da eliminare dalla faccia terra” o “Da cancellare per eliminare ogni lascito del Regno Antico”.
Rileggendo le parole di Im sulla D e sugli “involucri vuoti”, si potrebbe anche pensare che lei sia quasi dispiaciuta dal fatto che nessuno degli D si sia ancora palesato di fronte a lei come portatore del vero significato che quel simbolo incarna da secoli.
Se vogliamo spingerci ancora più in là, potremmo addirittura pensare che Im abbia un interesse anche verso la comparsa di Joy Boy – Nika, visto che conserva la reliquia del cappello di paglia nei sotterranei di Mary Geoise.
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Secondo me invece ci sta tutta l’ipotesi che Lili avesse ben in mente di nascondere la D di cui era detentrice già prima che si creasse il governo mondiale. Anzi è molto plausibile che sia stata proprio lei la creatrice del movimento di ribelli e che Joy Boy sia l’eroe che decise di supportare la missione e portare avanti la stessa una volta che IM (non sapendo effettivamente tutta la verità) decise comunque di eliminarla perche pericolosa. D’altro canto anche l’idea che i 20 non avessero un governante perché fondavano tutto sulla democratica idea che tutti sono uguali a tutti, avrebbe un senso logico alla luce di quanto detto. Anzi anche la ricostruzione molto interessante fatta da Barbabruna non perde di valore, ne esce rinforzata. E Im, non è nient’altro che la “sorella cattiva” quella che solo dopo 800 anni scopre la verità sulla D di Lili